Ferite e trappole dell’amore

Abbiamo tutti bisogno di sentirci amati. È un bisogno fondamentale. Eppure a volte in una coppia nonostante ci sia amore, ci si può ferire a vicenda. Basta una “semplice” frase: «Ti avevo chiesto di rimettere l’auto in garage, sei proprio la solita», «Sei egoista: quando ci sono i tuoi, per carità, prima di tutto loro», «Un’altra volta in ritardo! Sei inaffidabile», «Fai sempre il contrario di ciò che ti chiedo», «Dovresti fare così…», «Devi essere più…», … Frasi e parole che, in certi momenti, sono stilettate che lasciano ferite invisibili in chi le subisce. La verità è che condividere la vita quotidiana con un’altra persona non è così semplice: ci sono piccole e grandi questioni da affrontare, differenti visioni e abitudini da conciliare, momenti di maggiore e minore energia e comprensione. E quindi, in qualunque momento della nostra vita può capitarci di adottare un comportamento inappropriato: ma questo vuol dire che abbiamo fatto un errore, non che siamo sbagliati! Inoltre può capitarci di esprimere il nostro disappunto per qualcosa che il nostro partner fa o non fa, solo che a volte lo facciamo nel modo sbagliato! Perché un conto è giudicare il comportamento specifico del partner, un altro è scagliarsi contro la sua identità, etichettando negativamente un aspetto della sua personalità e del suo modo di essere. Soprattutto quando si è più stanchi o emotivamente provati, certi attacchi possono far provare dolore, rabbia e frustrazione e mettere in moto pericolosi meccanismi di lesione della relazione.

Per evitare di cadere in queste trappole del linguaggio possiamo innanzitutto notare che ci sono delle spie, frasi e parole che spesso portano a svilire l’identità del nostro interlocutore. Innanzitutto, attenzione al verbo essere seguito da un aggettivo o un sostantivo negativo: «Sei la solita», «Sei egoista», «Sei inaffidabile». Etichette che umiliano e inducono o a reagire in malo modo o a chiudersi ad ogni iniziativa di miglioramento e avvicinamento. Poi ci sono i devi, dovresti, ecc. Anche in questo caso, si rischia di mettere al muro l’altra persona che può sentirsi sbagliata e indegna di fiducia. E, infine, le parole che generalizzano: «Non mantieni mai le promesse», «Ogni volta la stessa storia». La questione è ciò che sta succedendo adesso ed è l’unica che possiamo affrontare: perché il passato è passato!

Dunque, se c’è la volontà, si può smettere di ferire le persone amate a partire da una maggiore consapevolezza delle proprie parole e non cadendo in queste …trappole!