Quando un bambino esce progressivamente dallo stato di simbiosi con la mamma, si avvia un lento e complesso processo di creazione dell’immagine di sé. Cioè il bambino inizia, ad esempio, a “vedere” la sua mano e percepire che quella non appartiene alla mamma. Inizia a chiedersi cosa sia e di chi sia. Pian piano, inizia a riconoscere il potere che ha di far muovere quella manina: «Chi la fa muovere… sono io!!!» Inizia a prendere coscienza di sé: inizia a pensare in termini di “Io”.

Ma, soprattutto, nella fase iniziale questa creazione dell’immagine che hanno di sé stessi i vostri figli è condizionata dalle loro percezioni che avvengono in risposta a ciò che accade intorno a loro: essenzialmente, in risposta ai comportamenti, stati d’animo, giudizi, ecc. di voi genitori. In un certo periodo della loro infanzia, i vostri figli saranno, poco consapevolmente, impegnati a costruire l’immagine che hanno di loro stessi. Sperimenteranno ed esploreranno il mondo intorno a loro compiendo azioni di cui verificheranno le reazioni. Per attribuirne un significato e per definire, pezzo dopo pezzo, percezione dopo percezione, la loro identità. O meglio, quella che loro percepiscono essere la loro identità. Infatti, le cose si complicano un po’, perché in realtà, c’è il caso che nei vostri figli si generino tre immagini di loro stessi:

  • come credono di essere;
  • come vorrebbero essere;
  • come credono che voi vogliate che siano.

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